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Le imprese hanno bisogno di Social media manager ma ci sono poche figure qualificate

Le imprese hanno bisogno di Social media manager ma ci sono poche figure qualificate

Social media manager e imprese è un binomio sempre più imprescindibile. Molti si affidano al fai da te e un’azienda su tre è fuori dai social, ma una buona strategia aiuta la crescita dell’azienda.

Unioncamere e Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro) lo hanno certificato nel loro ultimissimo bollettino: tra aprile e giugno sono previste 1,5 milioni di assunzioni in Italia. Una previsione incoraggiante, se non fosse che resta sempre molto elevata la difficoltà di reperimento del personale: nel 45,2 per cento dei casi gli imprenditori non trovano le professionalità richieste. E tra queste ci sono due professioni in grande crescita: il Social media manager e il Digital marketing manager. Nel 53 per cento dei casi gli imprenditori hanno difficoltà a reperire un social media manager qualificato.

Aumenta la consapevolezza delle imprese

“Emerge sempre più la consapevolezza tra le imprese della necessità di dotarsi di competenze qualificate per la gestione delle professioni digitali – ha detto Antonello Biriaco, presidente di Confindustria Catania – sappiamo che oggi il 72 per cento delle aziende in Italia possiede un account social e nell’ambito del nostro sondaggio abbiamo potuto riscontrare grande interesse per la figura del Social media manager. Investire in questa direzione è un modo per aumentare la propria competitività ed essere più appetibili sul mercato. Oggi più che mai si tratta di una strada obbligata. L’evoluzione delle tecnologie è rapidissima, restare indietro significa soccombere. La parola d’ordine deve essere quindi formazione. Anche dal Pnrr può venire un nuovo slancio. Uno dei suoi obiettivi è proprio lo sviluppo di competenze digitali considerate ormai essenziali per cogliere le opportunità dell’innovazione tecnologica e potenziare la crescita economica.

Una impresa su tre fuori dai social

Secondo l’ultimo report Istat “Ict nelle imprese 2021”, solo il 27 per cento delle imprese con più di dieci dipendenti utilizza due social media per il proprio business. E se il 56 per cento ne utilizza almeno uno, quasi un’impresa su tre è completamente fuori dai Social. Troppe volte gli imprenditori hanno sottovalutato queste figure finendo per affidarsi al “cugino” o “all’amico di…”, figure improvvisate e totalmente impreparate a dare slancio ad un’attività attraverso l’utilizzo dei Social media. Ma per fortuna le cose stanno cambiando e gli imprenditori lungimiranti decidono sempre più spesso di investire nel Social Media Marketing, permettendo così all’azienda di migliorare la visibilità del brand, rispondere a richieste che riguardano l’offerta, promuovere nuovi prodotti e servizi in modo rapido, indirizzare le decisioni d’acquisto con un budget tutto sommato contenuto.

Fai da te non premia

Secondo recenti statistiche, oltre 41 milioni di italiani utilizzano i social media: tra Facebook, Instagram, Youtube, Pinterest, TikTok e Linkedin, gli utenti sono online per almeno due ore al giorno. È per questo che una figura competente, capace di muovere i fili di tutte le azioni del marketing e della comunicazione, rappresenta un tassello fondamentale per la crescita aziendale e per lo sviluppo e il consolidamento dei brand. Purtroppo ci sono ancora imprese che preferiscono la strada del ‘fai da te’ piuttosto che affidarsi a professionisti del settore e questa è una scelta che non premia in termini di risultati.  

Fonte: focusicilia.it

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